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venerdì 18 luglio 2008

La stitichezza del neonato


La cacca del neonato è una delle preoccupazioni principali che i genitori giustamente hanno dopo la dimissione dall'ospedale.


Dal colore, dalla quantità e dalla qualità della cacca del neonato può dipendere la sua salute o meno. Perciò è importante monitorarla, oltre che saper riconoscere l'uno o l'altro problema.


Va intanto detto che la maggior parte dei neonati che vengono allattati al seno sembra non avere problemi di stitichezza. Al contrario di chi invece assume latte artificiale.

Si parla di stitichezza quando il neonato riduce di molto il numero di emissioni di feci, che diventano dure e a palline (come quella delle capre). A volte, il neonato si sforza di evacuare, diventa tutto rosso, ma nonostante i suoi sforzi non riesce nell'intento con la conseguenza della comparsa di dolori addominali.

Va quindi aiutato.

Come prima cosa bisogna assicurarsi che il neonato soffra veramente di stitichezza, nel caso affermativo i consigli offerti sono molti e vanno da quelli più 'artificiali' a quelli più naturali.

Premesso che è vivamente sconsigliato dare un lassativo al neonato per l'alta delicatezza del suo intestino ciò potrebbe causare problemi, un aiuto, che considero tra gli artificiali, può essere dato facendo una microsupposta o microclisteri di glicerina.

Inoltre, sempre tra gli artificiali, ma molto diffuso, è di aiutare il bambino con la stimolazione rettale tramite termometri o bastoncini ovattati cosparsi di olio di vaselina.

Tra i rimedi naturali, secondo me preferibili per diversi motivi, sono invece l'inserimento dell'acqua nella dieta del neonato (fatta inizialmente solo di latte), oppure si possono aggiungere 1 o 2 cucchiaini di olio d'oliva al latte, oppure sciogliere il latte in polvere in brodo di verdura qualora ovviamente il neonato assuma latte artificiale.

Altre volte si sono rivelati molto efficaci dei massaggi all'addome fatti giornamente, in modo tale da favorire l'evacuazione delle feci. Tali massaggi devono essere effettuati sempre in senso orario, per favorire la fuoriuscita di aria e materiale fecale, poiché andando in senso orario si segue l'andamento dell'intestino, aiutandolo.
Una parte del massaggio infantile è proprio dedicata al massaggio dell'addome, per aiutare il neonato a risolvere i suoi problemi intestinali (stitichezza, meteorismo, colichette).

Il massaggio, l'aggiunta di acqua o di brodino rimangono i metodi migliori per aiutare l'intestino a diventare 'autonomo' nell'azione di evacuamento, al contrario dell'utilizzo di olio di oliva, stimolazione rettale, e supposte/clisteri che al contrario lo impigriscono.

Comunque sia, avvertite sempre il pediatra che segue vostro figlio prima di intraprendere qualsiasi 'trattamento'.

2 commenti:

babbomaurizio ha detto...

Non capisco.... prima si consiglia di aggiungere 2 cucchiaini di olio al latte e poi si dice che l'olio impigrisce l'intestino? :o
W la chiarezza!!!

Paola Romitelli ha detto...

L'olio di oliva è tra uno tra i rimedi naturali. Purtroppo è un tipo di rimedio che può essere utilizzato con parsimonia, proprio perché impigrisce l'intestino.
Questo vuol dire che può aiutare a togliere il "tappo", dato una volta o due, ma poi bisogna monitorare e stare attenti che non diventi una abitudine.

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