Informazioni sul mondo di neonati e bambini

La quercia come simbolo della famiglia

venerdì 3 dicembre 2010

Isolamento delle (neo)mamme

"L'essere umano è un animale sociale e i bisogni sociali delle gestanti e delle madri della nostra società vengono soddisfatti in controtempo: le donne in cinte e le donne che allattano si trovano isolate proprio quando hanno bisogno di un sostegno sociale forte mentre la partoriente viene circondata da treo quattro persone, proprio quando esige riservatezza" (cit.)

Questo accade molto spesso, quasi sempre. Le donne nel periodo della gravidanza e nel primo anno di vita del bambino si sento sole, soffrono una forte solitudine... ed è proprio così: vengono effettivamente lasciate sole, è un sentire che corrisponde ad una realtà.
Circondate da persone unicamente nel periodo del parto e forse nel successivo primo mese, magari anche in modo fastidioso ed insistente; successivamente il vuoto.

Il comportamento di circondare di attenzioni la partoriente e lasciarla sola prima e dopo il parto è un comportamento che si è strutturato negli anni con la "civilizzazione", che ha portato l'uomo a distanziarsi sempre di più dalle sue necessità più "corporee", facendo prendere il sopravvento alle "buone maniere".

Mi domando come tutto questo incida sul "calo fisiologico e psicologico" della mamma dopo il parto, o sulla depressione post-partum.... e le conseguenze nelle relazioni che la mamma-donna intesse con gli altri.

giovedì 7 ottobre 2010

Genitori sufficientemente buoni


"Devo stare più attento. Infatti, nel descrivere con tanta facilità ciò che serve ai bambini, può sembrare che io esiga genitori simili ad angeli altruisti e che mi aspetti un mondo ideale, simile al giardinetto di una casa di periferia, in estate, con il papà che taglia l'erba, la mamma che prepara la cena domenicale e il cane che abbaia al cane del vicino aggrappandosi allo steccato.



Ai bambini piccoli, compresi i neonati, una atmosfera di perfezione stereotipata certamente non giova. Essi hanno, invece, bisogno di avere intorno esseri umani, pur con le loro inevitabili inadeguatezze.


Mi piace usare l'espressione "sufficientemente buono". Genitori sufficientemente buoni sono quelli necessari ai bambini, piccoli e grandi. "Sufficientemente buono" sta a significare voi, genitori, e me, bambino: in altre parole, nella relazione deve esserci spazio per entrambi.


Per essere coerenti, oltre che prevedibili, noi dobbiamo essere noi stessi. Se ci comportiamo così, i nostri figli riusciranno a conoscerci. Se, invece, recitiamo una parte verremo sicuramente scoperti non appena ci sorprenderanno senza trucco".
 
Da "Colloqui con i genitori", di Donald W. Winnicott

venerdì 17 settembre 2010

Passeggini: saperli guidare

Oggi a Brescia ci saranno le Olimpiadi del passeggino: genitori con il passeggino, occupato dal loro figlioletto, faranno una gara "a chi arriva primo" (con il figlio vivo, ovviamente :)
Lo scopo è quello di passare una giornata in famiglia.

L'idea mi sembra buona, ma forse se fosse stata proposta il fine settimana avrebbero partecipato più papà e mamme lavoratrici e meno baby-sitter e/o nonne. Ma al di là di questo, volevo anche scrivere dei pensieri su come sia importante imparare a guidare il passeggino, almeno nelle grandi città.

Infatti le neo-mamme, o le neo-nonne, o le baby-sitter sono costrette a prendere una sorta di patentino (ottenuto per ripetute esperienze nel giro di una passeggiata di due ore circa), per stare attente a:

  • le macchine che non si fermano neanche se si sta sulle strisce pedonali;
  • a evitare tutte le cacche dei cani sui marciapiedi;
  • a cercare lo spazio più agevole tra due macchine parcheggiate proprio sullo "scivolo" dei marciapiedi;
  • a fare acrobazie, mettendo in moto i propri bicipiti, per alzare il passeggino per scendere da un marciapiede, e risalire dall'altra parte, quando non c'è il famoso "scivolo". Cosa che capita per la maggiore!

Per andare a fare una passeggiata con il proprio bambino bisogna, in pratica, farsi il segno della croce e subire uno stress incredibile.

Si, è proprio rilassante.


Certo, a Brescia fermeranno il traffico, oggi. Ma di solito, vi assicuro che è stressante girare con il passeggino. Anni fa, quando durante l'università racimolavo qualche soldino facendo la baby-sitter, ho consciuto parecchie mamme, nonne e colleghe che preferivano non uscire piuttosto che dover sfidare i pericoli della strada e farne fronte con abilità fisica e mentale. Soprattutto le nonne, che sono le persone a cui le mamme e i papà lasciano con maggiore sicurezza i propri figli!! Si preferisce non uscire o uscire solo per necessità.


Anche in questo caso si tratta di cultura e civiltà, che non c'è, e per cui bisognerebbe fare una "campagna di diffusione". In Italia si fanno le campagne più assurde e spesso per i normali diritti che ogni cittadino dovrebbe avere.

Concludo con la speranza che qualcosa si possa cambiare nella mente delle persone: magari parcheggiando o portando in giro il cane riusciranno ad essere meno menefreghiste (è sicuramente chiedere troppo abbattere, non dico le barriere mentali, come spesso dice una mia amica blogger, ma almeno quelle architettoniche - vedi marciapiedi).

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