Informazioni sul mondo di neonati e bambini

La quercia come simbolo della famiglia

venerdì 29 agosto 2008

Banner contro la pedofilia

Inserisco anche in questo blog dei banner contro la pedofilia. Spero vi piacciano. Per prelevarli basta copiare e incollare il codice html nella finestrina.






giovedì 28 agosto 2008

Vaccini: morti neonati cavia

E' una bruttissima notizia, molto forte, tremenda.

Pubblicandola non è mia intenzione spaventare ma mettere all'erta: sempre più spesso i vaccini sono incriminati dell'insorgenza di diverse patologie.
E' inoltre ignobile sperimentare direttamente su esseri umani che non hanno la facoltà di poter scegliere delle loro vite: sono stati trattati peggio degli animali.

Dal sito La Stampa:

CHOC IN ARGENTINA: Dodici morti durante la sperimentazione del vaccino.

Dodici bambini di pochi mesi morti mentre erano sottoposti alla sperimentazione di un vaccino.
Una storia che ha luogo in una delle zone più povere dell'Argentina, ancora segnata dalle conseguenze della crisi economica di cinque anni fa.

La casa farmaceutica in questione è la multinazionale GlaxoSmithKline (Gsk), che agli inizi del 2007 ha cominciato la somministrazione di quindicimila vaccini contro lo pneumococco - un batterio che può causare malattie respiratorie, meningite e otiti - ad altrettanti bimbi minori di un anno in tre regioni del nord argentino, Mendoza, San Juan e Santiago dell'Estero.
Le autorità sanitarie argentine hanno avviato un’indagine e sospeso la sperimentazione.
Secondo gli autori della denuncia resa pubblica in questi giorni i genitori, di origini umili, firmavano senza sapere che si trattava di una sperimentazione in fase tre, direttamente su umani, di un farmaco che poteva comportare dei rischi.

Secondo la federazione dei medici argentini, che accompagna i familiari delle vittime, almeno 12 bambini sono morti per complicazioni legate alla cura.

Julieta Ovejero ha accettato di raccontare la storia di suo nipote Gabriel, nato il 22 maggio del 2007 all'ospedale regionale di Santiago.

«I medici hanno diagnosticato complicazioni respiratorie e lo hanno tenuto in osservazione. Due mesi dopo sono arrivati i dottori del laboratorio offrendoci il loro trattamento. Sicuro e indolore, ci hanno detto, e ci siamo convinti».
Dopo la prima iniezione la salute di Gabriel è peggiorata, fino alla morte ai primi di ottobre.
«Ci hanno restituito il suo corpicino con due giorni di ritardo perché gli hanno fatto l’autopsia. I risultati, però, non ce li hanno mai dati e ancora adesso non sappiamo di cosa è morto».

I responsabili della casa farmaceutica, che sta sperimentando il vaccino anche in Colombia e a Panama, negano che i decessi siano legati al farmaco.

Si stanno preparando per la battaglia legale, anche se sono poche le famiglie disposte a portare avanti la denuncia.

«Sospettiamo - spiegano alla federazione dei medici argentini - che le vittime possano essere anche più dei dodici casi registrati ma è difficile scoprirlo perché c’è molta paura e ignoranza.

Denunciamo anche la complicità delle autorità locali, di medici e primari che hanno accettato di portare avanti un trattamento del genere nelle strutture pubbliche».

Sorprendente la dichiarazione di Enrico Smith, il medico responsabile della cura della Gsk a Santiago dell'Estero. «Dodici vittime su quindicimila casi - ha spiegato al quotidiano “Critica” - è un numero molto basso, notevolmente inferiore ai bimbi che muoiono ogni anno per le malattie legate al virus dello pneumococco. Chi ci critica non prende in considerazione il fatto che la mortalità infantile in queste regioni è molto alta, indipendentemente dalla nostra presenza».

Il caso vuole che Smith abbia ottenuto la licenza per la Gsk direttamente da suo fratello, responsabile del dicastero regionale della Salute, che si è giustificato spiegando che alla provincia rimarranno in dotazione delle apparecchiature nuove di zecca donate dalla casa farmaceutica. Sei bambini morti in meno di un anno nella sua regione non sembrano convincerlo che qualcosa non va.

«La sperimentazione - ha spiegato Ana Maria Marchese, pediatra all’ospedale provinciale - è stata spostata dove sapevano che avrebbero potuto operare senza problemi. A Cordoba, dove si trova il centro specializzato che studia i risultati dei test, non hanno ottenuto la licenza. La legge dice che ci deve essere un’informazione chiara e completa sui rischi del trattamento, cosa che non è avvenuta».

Ogni famiglia avrebbe ricevuto dalla Gsk un compenso di ottomila pesos, quanto guadagna un operaio argentino in un anno di lavoro. Soldi facili e sicuri, assieme alla promessa di far seguire il piccolo dai migliori specialisti. Il caso è arrivato in parlamento con una denuncia firmata da due deputati di maggioranza e opposizione.
In Argentina c’è un altro precedente tragico che risale al 1980 quando si testò sotto il regime militare un vaccino contro la rabbia.
Il problema resta per i bambini che hanno iniziato il trattamento.

Secondo gli autori della denuncia, le famiglie stanno ricevendo costanti pressioni per andare avanti.

«Arrivano a casa tua - spiega la zia di Gabriel - e ti dicono che se non accetti la cura la polizia potrebbe portarti via tuo figlio. Molte famiglie sono numerose e ignoranti, molti genitori firmano senza sapere di cosa si tratta perché sono analfabeti. Se avessimo saputo che c'era un rischio anche minimo di perdere Gabriel non avremmo mai accettato. Adesso possiamo solo piangerlo, nessuno ce lo ridarà mai più».

Data articolo: agosto 2008 Autore: Emiliano Guanella

martedì 26 agosto 2008

I giochi calamitati: difficoltà nel rispetto delle Leggi


Da lunedì 21 luglio i giocattoli magnetici dovrebbero avere bene in evidenza sulla confezione le nuove avvertenze decise nell’aprile scorso dalla Commissione europea.

Il condizionale è d’obbligo visto che da una breve visita ad alcuni punti vendita di Milano (Imaginarium, La Città del Sole, Pam, Toys Center, Upim) è emerso che la normativa è tutt’altro che rispettata.

Abbiamo trovato diversi prodotti che non riportano le nuove avvertenze e che dunque sarebbero dovuti essere ritirati dal mercato. I prodotti sono:

- Magnetino Quercetti
- Giochi magnetici 6 in 1 Giochi Preziosi
- Betty biricchina startrade
- Estine Fürnis
- Magneto zoo Itsmagical
- Clip magnetiche a forma di cuore Upim


Per questo abbiamo provveduto a inviare una segnalazione al ministero dello Sviluppo economico e alla Camera di Commercio di Milano.

In pratica su ogni scatola dovrebbe esserci una scritta simile a questa:
“Avvertenza! Questo oggetto contiene magneti o componenti magnetici. Un magnete che si attacca a un altro magnete o a un oggetto metallico all’interno del corpo umano può provocare lesioni gravi o mortali. In caso di ingestione o inalazione di magneti, richiedere immediatamente assistenza medica”.
È previsto inoltre che l’avvertenza debba essere chiaramente visibile e leggibile e che sia posta in evidenza sull’imballaggio in modo che il consumatore possa notarla al momento dell’acquisto.
La decisione della Commissione trova il suo fondamento nel rischio alla salute dei bambini connesso all’ingestione dei magneti, che si possono attirare fra loro causando perforazioni, infezioni e blocchi intestinali.
Sono stati numerosi gli incidenti di questo tipo segnalati in tutto il mondo tra il 2006 e il 2007, tra cui uno mortale negli Stati Uniti.
Per problemi di sicurezza nella sola estate del 2007 sono stati ritirati oltre 18 milioni di giocattoli di questo tipo.
Fonte: Altroconsumo

lunedì 25 agosto 2008

Biberon al bisfenolo A

Poco tempo è passato dalla notizia che una sostanza contenuta nella plastica, e in particolare nella plastica dei biberon (il bisfenolo A), era tossica.
Una delle conseguenze di questi studi è stato il ritiro immediato dei biberon in commercio e il divieto di usarli. In Canada.

Ora da Altroconsumo arriva un articoletto che smentisce. Pare che il bisfenolo A reagisce in modo diverso nell'organismo del topo rispetto a quello dell'essere umano.

Il problema è che nell'articolo ci sono due frasi poco chiare:
  1. "sta analizzando" (quindi la ricerca è in corso d'opera, e come fanno a sapere già i risultati??),
  2. "non ci dovrebbero essere rischi" (tale frase infonde sicurezza).

Purtroppo per le persone che cercano di vivere nel modo più sano possibile, è difficile orientarsi tra articoli sulla tossicità di un elemento e la smentita degli stessi, avvenuta, tra l'altro in poco tempo.

Essere in buona salute è importante, come è importante una crescita sana dei bambini di cui siamo responsabili. Episodi come questi mi fanno pensare solo agli interessi che possono esserci dietro smentite del genere.

mercoledì 6 agosto 2008

I più letti di sempre

Seguimi su Facebook